Le nuove versioni Android non vengono distribuite uniformemente su tutto il mercato, alcuni smartphone hanno la priorità in base al produttore, al Paese e alla data di uscita. Se il vostro dispositivo non rientra in questa lista, ci sono dei trucchetti per ricevere gli aggiornamenti Android il prima possibile. Ecco cosa fare (e non fare).
Spostatevi verso est
I Paesi prescelti per i primi rollout sono spesso la Russia e la Polonia, dove dopo le prime 24-48 ore vengono raggiunti l’1% dei dispositivi target. La percentuale così bassa (ma sempre più alta della media) serve a individuare le eventuali problematiche prima di passare alle fasi successive della release.
Non controllate la presenza di aggiornamenti
Aggiornare la schermata degli aggiornamenti software non ne farà magicamente comparire uno. Ma soprattutto, tutti i dispositivi verificano regolarmente la presenza di aggiornamenti, solitamente a intervalli di qualche ora, e inviano una notifica quando ne trovano di disponibili.
Acquistate un Pixel
Google, ovviamente, preferisce giocare in casa e possedere uno dei suoi dispositivi significa far parte della lista VIP. Scegliere un Google Pixel 5 o uno dei suoi predecessori vi permette di ricevere gli aggiornamenti del software stock direttamente da Google, quasi immediatamente. Inoltre, avrete accesso anche alle versioni beta del sistema operativo per testare tutte le novità prima degli altri.
Fate attenzione a brand e operatore
Non è obbligatorio acquistare un Pixel per essere tra i privilegiati (anche perché un’esperienza pura Android non fa per tutti), ma i tempi di attesa variano notevolmente da un brand all’altro. Quindi, se la velocità per voi è importante, ecco i brand produttori da tenere a mente: Samsung, Nokia, OnePlus, Xiaomi, Asus.
Anche la scelta di acquistare un dispositivo brandizzato (con Tim, WindTre, Vodafone o altri) può influire sulla ricezione degli aggiornamenti, quindi informatevi bene sulle tempistiche prima di approfittare di qualche offerta e ritrovarvi con il dispositivo obsoleto.
Puntate ai top di gamma
All’acquisto vengono sempre promesse prestazioni al top e aggiornamenti continui, ma la verità è che solo gli smartphone più avanzati (e costosi) hanno la certezza di ricevere gli ultimi aggiornamenti Android. Gli smartphone di fascia medio-bassa, solitamente, vengono lasciati indietro alle versioni precedenti.
Per essere sicuri di avere un dispositivo sempre supportato nel tempo, assicuratevi un top di gamma come Samsung Galaxy S11, OnePlus 7T Pro o Xiaomi Mi 9 Pro.
Lasciate stare Google Services Framework
La leggenda secondo cui resettare sistematicamente i dati di Google Services Framework dovrebbe mettervi “in lista prioritaria” per i nuovi aggiornamenti è stata smentita da tempo da Dan Morrill, uno dei noti ingegneri di casa Google. Cancellare i dati ha in realtà l’effetto opposto, visto che vi verrà assegnato un nuovo Google ID e verrete balzati in fondo alla lista d’attesa.
Non resettate il telefono
Come con il punto precedente, questa operazione vi farà ricevere un nuovo Google ID e vi posizionerà tra gli ultimi in lista. I passaggi che potete fare sono invece:
- effettuare un backup dei vostri dati;
- attendere la notifica di aggiornamento e procedere con l’installazione;
- effettuare il reset ai dati di fabbrica;
- effettuare un ripristino dei dati.
Il reset non vi farà tornare alla versione Android precedente, ma eviterete così eventuali bug e rallentamenti.