Il tema sicurezza e privacy, in particolare dei dati sensibili, è da sempre uno dei punti deboli non soltanto di Android quanto dei moderni servizi sul mercato mobile, senza escludere anche quello dei dispositivi fissi. Il motivo è infatti l’importanza delle informazioni per le quali in molti hanno pensato a come preservarne i dati sensibili, però con poco successo.
La community di modding, da sempre rivolta alle principali esigenze degli utenti, ha ben pensato di fornire una soluzione questo problema ricorrendo ad un piccolo trucco implementato all’interno di uno particolare modulo Xposed Framework, ovvero XPrivacy.
Requisiti per l’installazione di XPrivacy
L’innovazione di questo particolare modulo Xposed riguarda la semplice sostituzione dei dati richiesti, ed ai quali hanno accesso, dai principali servizi come Facebook o Instagram con elementi fasulli procedendo all’azzeramento dai campi. L’installazione è come sempre sottoposta a requisiti minimi basilari:
- Abilitazione dei diritti di root sul device
- Installazione di Xposed Framework
Il ricorso ad XPrivacy, la cui affidabilità è stata testimoniata da sviluppatori e tester, rappresenta una delle idee più brillanti ed al contempo semplici per bypassare il problema dell’accesso dati dei servizi di comune utilizzo.
Installazione di XPrivacy
Nonostante la complessità del meccanismo introdotto dal modulo, in realtà la sua installazione risulta abbastanza semplice, dettaglio da prassi come per qualsiasi modulo Xposed Framework rendendo la MOD una delle più utili e diffuse nel panorama.
Lo sviluppatore ha reso disponibile i servizi completi, vista anche l’importanza della feature offerta, sul Google Play Store al prezzo di 3€, costo ragionevole vista l’utilità. Nonostante tutto è stato però messo a disposizione il file “.apk” da testare in modalità gratuita, ovviamente dovrete aver abilitato l’utilizzo di applicazioni con origini sconosciute:
- Modulo XPrivacy: Google Play Store | Mirror Apk
- Guida Installazione applicazioni con origini sconosciute
A processo concluso dovrete attivare il modulo, sino a quel momento solo presente nel sistema del vostro dispositivo, tramite la sezione “Moduli” presente in Xposed Framework ponendo la spunta alla voce “XPrivacy“.
Impostazione di XPrivacy
Impostare il modulo per ottenere maggior privacy e sicurezza non è complesso, richiederà comunque più tempo per comprenderne le funzionalità rispetto all’installazione stessa. XPrivacy vanta un meccanismo di tutorial sempre attivo con finestre pop-up essenziali capaci di guidarvi nel proprio utilizzo.
Una volta selezionata un’app di cui valutarne i permessi, indicati con delle icone la cui leggenda è disponibile cliccando sull’icona relativa un punto interrogativa posta nella barra superiore, potrete decidere: sia di effettuare il reset dei dati in modo veloce, cliccando sulla spunta che avvierà un rapido riavvio dell’app, oppure effettuando una valutazione completa delle voci da modificare direttamente nella pagina dell’app accessibile con un clic sull’icona dedicata.
La modifica dei dati applicata da XPrivacy è continua, non esiste quindi modo di poter valutare in modo dettagliato la sicurezza dei dati fornita, né tantomeno potrete aspettarvi grandi peculiarità visive nell’interfaccia. La fiducia risposta in questo modulo è tutta identificata nel successo che la MOD sta ottenendo nella community, un dato di fatto che rappresenta in un certo senso una garanzia.
Compatibilità ed eventuali problemi
Qualora, in casi particolarmente complessi, doveste imbattervi in un malfunzionamento capace d’indurre il dispositivo in bootloop, come accennato tra i requisiti fondamentali per l’utilizzo del tool, potrete rivolgervi alla custom recovery per disabilitare gli elementi di contrasto grazie alla presenza di un file “.zip” da flashare, denominato “Xposed-disabler-Recovery”, rilasciato in automatico durante l’installazione dell’Xposed Installer.