Samsung svela la sua roadmap che conduce ai 3 nanometri

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Durante il Foundry Forum annualmente organizzato da Samsung negli Stati Uniti, l’azienda ha svelato la sua roadmap per i suoi futuri SoC destinati ai dispositivi, che mostra le tappe per arrivare ad un processo produttivo da 3 nanometri, partendo dai 7nm e passando per i 5nm.

Samsung traccia la strada verso i 3 nanometri

Secondo i dettagli rivelati, Samsung utilizzerà per la prima volta la soluzione di litografia EUV (Extreme UltraViolet) sul processo LPP 7nm, che dovrebbe essere già pronto per la produzione per la seconda metà dell’anno in corso. La produzione di massa delle parti tuttavia, è prevista per iniziare nel 2019. La medesima linea temporale è adottata anche dal concorrente TSMC, anch’essa pronta a realizzare SoC da 7nm, con processo produttivo EUV.

TSMC avvierà anche la rischiosa produzione del nodo da 5nm, già nella prima metà del 2019. Con il nuovo processo produttivo, Samsung dovrebbe costruire per Qualcomm, la piattaforma mobile Snapdragon 855 di prossima generazione, che sarà adottata nel futuro Samsung Galaxy S10, atteso il prossimo anno.

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Samsung inizierà anche la produzione di chip basati sul processo LPE a 5nm, la cui disponibilità è prevista per il 2019, in grado di fornire un consumo energetico considerevolmente ridotto. Prevista per il 2020 invece, è la produzione dei chip da 4nm, che impiegheranno la tecnologia FinFET, permettendo di offrire una maggiore efficienza, derivata dalle dimensioni dei circuiti più piccole uniti a delle prestazioni migliorate.

Il traguardo invece, rappresentato dal processo produttivo da 3nm, si preannuncia una tecnologia completamente nuova. Samsung utilizzerà la propria architettura di prossima generazione GAA (Gate All AroundMBCFET (FET multi-bridge-channel). La produzione non dovrebbe iniziare prima del 2022.

Le prestazioni dei SoC per i dispositivi quindi, si apprestano a raddoppiare in ambito di potenza di calcolo ed efficienza. Questo aumento è direttamente proporzionale, nel corso del tempo, alla diminuzione della dimensione dei circuiti. Vedremo dove ci porterà la disponibilità di più potenza di calcolo!