Smartphone venduti con malware preinstallati, esiste anche una lista parziale

Che la sicurezza Android sia una tematica all’ordine del giorno nei pensieri del team di sviluppo era una cosa risaputa, tanto da generare non solo rivalità tra sistemi operativi quanto anche un po’ di apprensione tra gli utenti.

Se le ultime indiscrezioni targate Wikileaks, relativamente la presenza di spy malware impiantati dalla CIA, non avevano che fomentato ancor più le perplessità allora il nuovo report di Check Point potrebbe non farvi dormire sogni tranquilli in termini di privacy e tutela delle vostre informazioni.

Epidemia di malware su Android sui principali brand, coinvolti tra i tanti anche LG, Google e Samsung 

Recenti studi hanno infatti dimostrato come una larga maggioranza di smartphone, ed in particolare modelli di largo consumo ed ampie fette di mercato, fossero affetti da malware dediti ottenere preziose informazioni prima ancora di giungere nelle mani dell’utente inconsapevole.

Sebbene non sia noto il sistema di diffusione, escludendo con certezza che i malware fossero pre-installati o vincolati al firmware proprietario, ciò che è risaputo riguarda l’installazione degli stessi durante la catena di distribuzione coinvolgendo brand di un certo rilievo come Samsung, LG e persino la stessa Google.

Android Lettore Impronte DigitaliDi seguito un elenco parziale dei modelli, attualmente ne sono stati identificati 38:

  • Samsung Galaxy Note 2
  • LG G4
  • Samsung Galaxy S7
  • Samsung Galaxy S4
  • Samsung Galaxy Note 4
  • Samsung Galaxy Note 5
  • Samsung Galaxy Note 8
  • Xiaomi Mi 4i
  • Galaxy A5
  • ZTE x500
  • Samsung Galaxy Note 3
  • Samsung Galaxy Note Edge
  • Samsung Galaxy Tab S2
  • Samsung Galaxy Tab 2
  • Oppo N3
  • Vivo X6 plus
  • Nexus 5
  • Nexus 5X
  • Asus Zenfone 2
  • Lenovo S90
  • Oppo R7 plus
  • Xiaomi Redmi
  • Lenovo A850

Informazioni e sicurezza, le raccomandazioni da parte dei produttori

Sebbene fossero quasi silenti, i malware pre-installati erano dediti alla raccolta d’informazioni varie mentre – seppur per una ridottissima fetta dei modelli interessati – alcuni, come Ransomware, era stati inseriti con l’intenzione di escludere l’utente proprietario dal controllo del device in cambio di pagamenti.

Consapevoli di tali situazioni molti dei grandi produttori hanno avviato maggiori screen per garantire una maggiore sicurezza Android, al contempo non mancano le raccomandazioni tra le quali una delle più semplice consiste nella scansione con anti-malware app pur se appena acquistato lo smartphone, escludendo ogni possibilità.