D’accordo, sappiamo benissimo che ci vogliono più di 2500 giorni per arrivare al 2023, ma quando si parla di tecnologia non è mai troppo presto visto che, nonostante siamo appena nel 2016, i cervelloni stanno già discutendo su quelle che potrebbero essere le concrete innovazioni venture: se nell’ultimo periodo hanno riscosso notevole successo i wearable, tra qualche annata essi invece scompariranno del tutto, o almeno questo è quello che ha asserito un gruppo di 800 esperti riunitosi recentemente proprio per parlare del futuro dell’umanità in tale affascinante branca.
Correva l’anno 2008 quando il primo smartphone Android (per chi non lo sapesse, trattasi dell’HTC Dream) è stato immesso nel mercato, e da quel dì sono stati fatti enormi passi in avanti grazie alla proposizione di caratteristiche e modifiche varie che hanno permesso ai produttori mondiali di realizzare i dispositivi odierni ricchi di alcune funzioni che mai ci saremmo potuti immaginare all’epoca, tipo lo scanner di impronte digitali o il sensore per misurare il battito cardiaco ubicato su un aggeggio piccolo come un telefono o addirittura un wearable, la “moda” del momento; eppure, è quando credi che sia stato inventato di tutto che arriva sempre qualcuno pronto a distruggere i tuoi pensieri.
Difatti, e lo abbiamo altresì asserito nell’inaugurale paragrafo dell’articolo, quasi 1000 delle più geniali menti si sono incontrate al World Economic Forum di Davos al fine di prevedere le tendenze generali, legate ovviamente all’ambito tecnologico, che andranno ad influenzare la vita dell’uomo, raduno dal quale è emersa la sottostante tabella.
Malgrado tutte le colonne riportino informazioni davvero interessanti, quella che ha attirato maggiormente la nostra attenzione, e al contempo ci riguarda, elenca le novità del 2023, nello specifico la iniziale riga citante “Implantable Technologies” ci fa supporre l’arrivo di oggetti smart che sarà possibile installare all’interno del corpo, ipotesi confermata dalle seguenti parole emerse nel corso del sopraccitato meeting:
“La gente sta diventando sempre più connessa ai dispositivi e quest’ultimi sono sempre più collegati ai loro corpi. I device non sono solo wearable, ma anche impiantabili nel corpo per le comunicazioni, il monitoraggio del comportamento e le funzioni di salute; potranno permettere l’identificazione e il rilevamento della posizione. I dispositivi impiantati potranno pure aiutare a comunicare i pensieri normalmente espressi verbalmente attraverso uno smartphone built-in e anche i pensieri e gli stati d’animo inespressi leggendo le onde cerebrali e ulteriori segnali.“
Se la principale ed attuale preoccupazione del maniaci del settore è quella di assicurarsi uno smartphone, un tablet oppure un wearable sia ad un onesto rapporto qualità/prezzo sia munito di tutte le features possibili ed inimmaginabili, tra una decina di anni potremo evitare di “impazzire” su cosa acquistare poiché il telefono impiantato sarà l’unica soluzione ai nostri inutili tormenti, quindi ora come ora non possiamo far nulla se non aspettare ed osservare con pazienza le prossime mosse di coloro che contribuiscono a migliorare, naturalmente in questo complicato ramo, l’esistenza degli esseri umani.