Se da una parte la Xiaomi è riuscita nel 2015 ad affermarsi anche e soprattutto nel competitivo mercato della telefonia mobile attraverso il rilascio di interessanti e validi dispositivi dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, dall’altra non sembrerebbe essere pronta a sviluppare dei processori “made in-house”, o almeno questo è quello che asserisce il COO della MediaTek, nota azienda taiwanese produttrice di componenti per smartphone, tablet, per le comunicazioni wireless, per le archiviazioni di memoria, GPS, tv ad alta definizione e DVD che rivende a società esterne.
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E’ da un po’ di tempo che è emerso un rumor annunciante che il colosso con sede a Pechino pareva intenzionato a seguire le orme dei concorrenti Samsung e Huawei che hanno infatti optato di dedicarsi alla realizzazione di SoC proprietari, eppure solo oggi è arrivata la risposta del direttore operativo dell’esperta MediaTek il quale afferma di non essere preoccupato circa la possibilità che la Xiaomi possa creare chipset propri dacché farlo richiederebbe sia degli investimenti elevati sia molti anni di duro lavoro, e a tal proposito aggiunge che i guadagni del sopraccitato brand cinese non sono poi così redditizi come vogliono far credere e quindi che quest’ultimo dovrà ancora fare affidamento ad altri OEM, come ad esempio Qualcomm.
Per concludere, rimanendo sempre nel campo di tale componentistica hardware, nel 2016 assisteremo ad un’avvincente sfida tra i potentissimi e venturi Snapdragon 820, Exynos 8890 ed Helio X20, breve lista nella quale va altresì inserito il già rilasciato Kirin 950. Chi la spunterà tra questi?