Huawei, celebre azienda con sede a Shenzhen che ha quasi annullato il preconcetto di “cineseria” oramai da tempo, è indubbiamente (insieme alla Xiaomi) una delle maggiori produttrici di smartphone dell’anno in corso, e a dimostrarlo concretamente vi sono device quali il Huawei Mate S, l’indossabile Huawei Watch e soprattutto il novello di casa Google, il potentissimo Huawei Nexus 6P; nel 3° trimestre del 2015 si è altresì collocata al secondo posto nella classifica dei migliori rivenditori di dispositivi Android nei 5 principali mercati europei, lista in cui adesso domina indiscusso il colosso Samsung.
Ma quello che vogliamo realmente celebrare oggi è che la società ha da poco dichiarato, sul proprio profilo ufficiale di Weibo (notorio Social Newtork cinese), di aver piazzato, sempre nell’annata attuale, ben 100 milioni di smartphone, superando dunque la cifra dell’odierna concorrente Xioami che al momento mira a raggiungere il “modico” numero di 73 milioni di unità vendute entro l’inizio del venturo 2016; ora come ora, solo la Apple e il sopraccitato marchio sudcoreano sono riusciti a valicare il traguardo asserito dalla stessa Huawei, ed altri tipo la ZTE e la finlandese Nokia si sono già avvicinati all’enorme “multiplo di 10” attraverso però il solo smercio di feature phone, ovverosia i vecchi telefoni cellulari dalle funzionalità basilari.Tutto ciò è stato reso possibile grazie al modo di cambiare rotta, nel corrente 2015, prevedente l’immettere nel mercato sì pochi device ma davvero interessanti, scelta che ha sia sorpreso il pubblico mondiale sia spinto i consumatori a riconoscere la Huawei come uno dei principali attori nel “gioco” degli smartphone; di quest’ultimi, quello che ha dato una certa credibilità all’impresa orientale è stato sicuramente il Nexus 6P, sinora ritenuto il più soddisfacente dell’omonima serie tanto che si prevede un’ulteriore futura collaborazione, tra il gigante Google e il protagonista del nostro articolo, finalizzata a sviluppare il prossimo Nexus 2016, e senza dubbio trattasi di un’enorme affare per l’OEM fondata da Ren Zhengfei nel lontano 1987.
Eppure la domanda da 100 (o in questo caso, da 100 milioni) punti è: riuscirà la Huawei a riaffermarsi nell’annata che inizierà esattamente tra 2 settimane? E la nostra risposta è: se adotta la medesima mentalità del 2015 sì, tuttavia non si sa mai cosa può succedere in questo tipo di business considerati i validi e combattivi competitor.