Alcune voci della scorsa settimana comunicavano l’intenzione, da parte del colosso Lenovo, di cessare la produzione degli smartphone “Vibe” al fine di sfoltire il proprio portfolio prodotti e affidarsi dunque al brand Motorola (ricordiamo in precedenza di proprietà di Google ed acquisita a fine Gennaio 2014 per ben 2,91 miliardi di dollari) per i dispositivi high-end e al Lime per quelli di fascia bassa.
Tuttavia in data odierna vi è stato un dietro-front della medesima azienda che ha al contrario confermato che la generazione in questione continuerà in quanto, a detta loro, “Vibe rimane un marchio importante della famiglia di cellulari Lenovo. Abbiamo intenzione di continuare ad espandere e a far crescere il franchise in mercati selezionati in tutto il mondo.”, non per altro di recente è stato persino annunciato l’arrivo del Lenovo Vibe X3 (al momento acquistabile esclusivamente in Cina); l’iniziale proposito della società con sede a Pechino, ricordiamo fondata nel lontano 1984 e tutt’ora leader nel settore dei Personal Computer, mirava infatti a sfruttare il nome Motorola nel mercato occidentale del globo (ovvero dove è ben più notorio) e all’opposto utilizzare il proprio in quello orientale, area in cui l’ente è giustappunto nato e si è facilmente esteso.
Evidentemente però, onde evitare che il pubblico mondiale equivocasse tale gesto intendendolo come segno di debolezza e incapacità di portare avanti un progetto già ben avviato, vi è stato il sopra-nominato “ritorno indietro” indirizzato dunque non solo a mantener viva la serie Vibe, ma anche a diffonderla con successo nell’intero pianeta. Sarà vero o si tratta di mere parole atte a proteggere l’elevato valore della Lenovo?