Uno dei punti di forza di Android, oltre che responsabile del successo conseguito tra gli OS mobile, è sicuramente il vasto campionario di app offerte dal Google Play Store con al vertice le Google Apps da sempre desiderate su piattaforma Windows 10 e, forse, non più soltanto uno scenario ipotetico.
La necessità di crescita da parte del colosso di Mountain View, in termini di rendimento economico tramite l’advertising implementato nei propri servizi, pare infatti essersi incontrata con le analoghe necessità di sviluppo da parte di Microsoft, in termini stavolta di piacevolezza ed accessibilità di Windows 10, generando un possibile accordo sull’approdo delle Google Apps sulle proprie piattaforme. Un ipotesi non nuova e spesso percorsa, in particolare dall’azienda di Redmond impegnata nella rivitalizzazione dei propri servizi app e software con svariati accordi collaborativi stretti dal CEO, Satya Nadella, come nel caso recente di Samsung.

A gettare l’indizio, capace di mutare quasi a consapevole certezza visti i recenti accordi di non belligeranza tra le parti in tema di brevetti di appena una settimana fa, sono stati i colleghi di WinBeta fornendo un dettagliato report d’analisi sulle necessità reciproche alla base dello sbarco delle Google Apps su Windows 10 da interpretare non solo come una partnership Google-Microsoft quanto più come un primo passo per l’approdo delle app Android. Il colosso californiano, pur dall’alto dello strapotere Android, troverebbe così terreno fertile nell’ampio eco-sistema Windows, che ben più degli smartphone può vantare un’invidiabile presa nel campo gaming di Xbox e quello destkop su computer e tablet, mentre la compagine statunitense potrebbe così sopperire ad una delle più grandi carenze individuate nell’assenza di app e servizi funzionali all’interno del Windows Store migliorandone così l’appetibilità.
Nulla è stato ancora confermato, ciononostante importanti novità potrebbero esser rilasciate a breve grazie agli eventi ravvicinati del 6 e 7 Ottobre rispettivamente di Microsoft e Google dai quali poter cogliere importanti segnali.