La sovversione degli equilibri nel mercato smartphone globale, non solo basato quindi su Android, potrebbe presto mietere un’altra vittima illustre, seguendo le tragiche situazioni vissute da Nokia, BlackBerry ed altri piccoli brand storici nel panorama mobile, identificata in HTC.
L’ex, oramai, colosso taiwanese è negli ultimi anni al centro di vortice di crollo finanziario da quasi senza fine, riducendo progressivamente sia la capacità produttiva che il proprio peso nel mercato mobile pur di sopravvivere. Se il lancio del primo HTC One (M7) sembrava aver fornito ottimismo, le recenti performance prima con One M8 e poi con One M9 hanno mutato radicalmente gli scenari confermati come tragici dagli ultimi dati finanziari del solo mese di Agosto capace di registrare un crollo di ricavi pari al 52%, che tradotto in stime corrispondono ad una perdita di circa 236 milioni di dollari.
Una situazione tragica che ha quindi indotto l’azienda, seppur da tempo, alla cessione di molti dei propri impianti di produzione destando svariati interessi da parte dei competitors anche rispetto il brand, i brevetti e le qualità di sviluppo dimostrate da HTC nel tempo. Tra questi a sorpresa potrebbe esserci anche OnePlus, come dimostrato da alcuni scatti ritraenti il CEO, Liu Zuohu, davanti la sede a Taipei del brand taiwanese con la possibilità non solo di un tentativo d’acquisto dell’impianto a Shangai – uno dei più ricercati – quanto magari di qualche accordo tra due marchi entrambi con la voglia d’imporsi seppur con ambizioni e fasi di crescita diverse.