Nexus vs iPhone: il confronto sugli aggiornamenti in un’infografica

Un'infografica ci svela il confronto sui tempi di supporto e la vita dei modelli Nexus ed iPhone con Android ed iOS.

I motivi di paragone tra iOS ed Android sono molteplici, spesso visionando una fusione tra le parti grazie ad elementi integrati nelle ultime releases attinti reciprocamente dal competitor, ciò che però passa spesso in secondo piano sono le policies di aggiornamento e la qualità degli updates tra Google ed Apple rispetto i propri flagship Nexus ed iPhone.

Il confronto è stato finalmente reso ufficiale, dopo anni di chiacchiere ed accese discussioni tra operatori del settore ed utenti, mettendo a nudo le realtà derivate dai due colossi del mercato mobile all’interno di un’accurata infografica capace di svelare criticità e positività delle due contrapposte filosofie di pensiero. Il primo dettaglio emerso è rappresentato dalla durata di aggiornamento e supporto che vede in Apple il fornitore più longevo, tanto da garantire ai propri iPhone una vita media di 44 mesi – con picchi di 51 mesi in casi speciali come quelli ammirati su iPhone 3GS ed iPhone 4 – contro gli appena 21 mesi – con picchi di 26 mesi come nel caso del Nexus 7 2012 – di un devices targato Nexus.

Nonostante i dati sorridano per il supporto firmware all’azienda di Cupertino il rovescio della medaglia è meno positivo di quel che si pensi, Google vanta paradossalmente una maggior longevità dei propri terminali offrendo un’esperienza utente decisamente più ampia grazie alla flessibilità di Android che, anche nel caso di stop di major updates, non limita i servizi grazie al rilascio costante di nuove features attraverso i “moduli” integrati come il Play Services. Ciò permette ai Nexus di poter usufruire sempre di tutti i servizi, incluse le app più famose come Facebook e WhatsAppper citare alcune delle più appetibili – senza escludere alcun modello, discorso che invece investe diversamente i modelli iPhone totalmente inutilizzabili senza le ultime versioni dell’OS.

Una situazione decisamente interessante che dovrebbe far riflettere gli utenti sulle diverse strategie adottate dalle aziende con i modelli Nexus di Google pensati per un utente poco affine ai continui cambi di modello rispetto i modelli iPhone di Apple dotati di un arco temporale di utilizzo decisamente meno ampio.