Le informazioni confidenziali che stanno emergendo nelle ultime ore dagli ambienti prossimi a Mountain View hanno fornito una panoramica molto più dettagliata delle partnership e degli obiettivi maturati da Google per la gamma Nexus 2015, confermando quanto ipotizzato sulla gamma Nexus 2015 oltre che qualche dettaglio ulteriore.
Se la certezza risiedeva nel lancio di due terminali con diagonali diverse, Nexus 5 2015 affidato ad LG e Nexus 6 2016 affidato ad Huawei, altrettanto incerto era il futuro del Nexus 9 del quale pare confermata l’intenzionalità di preservarne il mercato evitando il lancio di una versione per quest anno e ciò rappresenterebbe per la prima volta uno stop di continuità alla serie. Google sarebbe, almeno secondo i colleghi di Android Police, soddisfatta del prodotto realizzato con HTC, oltre che certa di poterne risollevare progressivamente le vendite dopo il flop – vedi i resoconti finanziari – emerso insieme al Nexus 6, spingendo per una rivalutazione dell’apparato smartphone con due varianti delle quali si conoscono già alcuni dettagli tecnici.
Partendo dal Nexus 5 2015, edizione fortemente richiesta dagli utenti già prima del lancio del Motorola Nexus 6, il device dal nome in codice LG Angler confermerebbe le prime indiscrezioni sull’ampiezza di display sommando nuovi dettagli sulla batteria da 2.700 mAh ed il processore individuato nel Qualcomm Snapdragon 808 exa-core, medesimo equipaggiato da LG G4 dal quale potrebbe a questo punto assumere molto in termini non solo tecnici ma anche di design come a suo tempo il Nexus 5 2013 attinse dall’LG G2.
Altrettanto simili, ma ugualmente ricche di sorprese, sono invece le novità sul Nexus 6 2016 dal nome in codice Huawei Bullhead che oltre alla diagonale di display – anch’essa confermata senza stupore – vede emergere nuovi dettagli nella batteria da 3.500 mAh e nel processore Qualcomm Snapdragon 810, sviluppando una soluzione rischiosa visti i noti problemi di surriscaldamento del SoC che accontenterebbe Google nonostante la volontà del colosso cinese di puntare su di un processore proprietario come l’HiSilicon Kirin per motivi anche pubblicitari.
Nonostante le batterie potrebbero rappresentare un ulteriore limite per la nuova gamma Nexus 2015, rispetto soprattutto i competitor, un aiuto dovrebbe giungere da Android M il cui sviluppo punterà al perfezionamento delle principali criticità emerse con Lollipop quali la gestione di batteria e RAM garantendo una resa ottimale e più che sufficiente per gli utilizzi quotidiani.