Samsung Pay: la sfida ad Apple Pay si gioca sulle commissioni

Il lancio del nuovo servizio per i pagamenti digitali di Samsung punta ad imporsi celermente non solo tra le abitudini degli utenti quanto soprattutto per essere uno dei primi nel settore di riferimento, con la chiara sfida a competitors come Apple Pay. Samsung Pay ha deciso per tale motivo di puntare su di un elemento particolarmente delicato, capace di smuovere gli equilibri, quale quello delle commissioni presenti sulle transazioni per utenti e commercianti.

Il fattore, seppur apparentemente di poco conto vista l’aliquota fissata allo 0,0015%, rappresenta in realtà il fattore primario per la diffusione dei moderni pagamenti digitali i quali, oltre ad offrire costi ridotti rispetto gli attuali sistemi di POS bancari, devono garantire semplicità ed intuitività di utilizzo. Se da un lato Samsung Pay risulta esser particolarmente semplice e sicuro da utilizzare, sfruttando gli automatismi dei POS attualmente presenti nei punti commerciali diversamente da Apple Pay richiedente un circuito specifico, dall’altro l’abbattimento delle spese di commissione potrebbe spingere in favore del colosso coreano in tempi molto più celeri di quanto preventivabile.

Stando a quanto riportato dai colleghi di BusinessKorea alla base dell’idea vi sarebbe la consulenza con uno degli ex-fondatori di PayPal, senza specificare però il profilo, da parte del vice-presidente coreano Lee Jae-yong interessato a comprendere il potenziale che l’abbattimento dei costi di commissione potrebbe avere su Samsung Pay rispetto sia Apple Pay che qualsiasi altro concorrente futuro, come Android Pay.