Il WSJ pubblica le limitazioni imposte da Google su Android

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Tutti eravamo a conoscenza che Google imponesse delle limitazioni ai produttori di smartphone per quanto attiene l’utilizzo del sistema operativo Android, e nelle ultime ore ne abbiamo avuto la conferma con il Wall Street Journal che le ha rese pubbliche, mettendo in risalto la rigidità delle stesse. Vediamo quindi a cosa devono sottostare gli OEM che intendono distribuire prodotti sotto licenza ufficiale Android.

La documentazione è stata resa pubblica grazie agli atti che sono stati depositati nel processo tra Oracle e Google, dove è stato in precedenza depositato e reso pubblico il Mobile Application Distribution Agreement (MADA), cioè l’accordo sottoscritto da Samsung ed HTC con Google. Come abbiamo anticipato in premessa le limitazioni sono davvero rigide, tra queste troviamo l’obbligo di preinstallare determinate applicazioni di Google, di impostare Google come il motore di ricerca in tutti i servizi che consentono di accedere ad Internet e di caricare i servizi di Network Location Provider del colosso americano. Tale accordo risale al 2012, ma ancora oggi pare che venga utilizzato in queste forme e contenuti con i produttori che intendono installare Android sui propri dispositivi mobili.

Secondo Ben Edelman, professore esperto in tale settore questo è un accordo che uccide la concorrenza, questo perchè gli altri fornitori di servizi di ricerca, mappe, localizzazione, email e altro, non possono competere con Google, se vengono impostate delle limitazioni simili. Anche se un competitor offre un applicazione migliore di quelle di Google, il produttore è obbligato ad installare quella di BigG, soffocando così la concorrenza in tale settore.