Motorola: l’analisi al dettaglio dei vantaggi per Google derivati dalla cessione a Lenovo

La serata di ieri passerà sicuramente alla storia a causa della recente cessione da parte di Google di Motorola al concorrente Lenovo, un passaggio di consegne che, alla luce dei dettagli finanziari che hanno permesso la dismissione delle quote azionarie del brand statunitense, hanno ovviamente indotto analisti e curiosi nel provare a comprendere ragioni e vantaggi per il colosso di Mountain View, specialmente dopo i recenti prodotti realizzati da Motorola, su tutti Moto X e Moto G, che ben fanno sperare per il futuro.

A quanto pare, scandagliando le voci di bilancio ed i passaggi di cessioni del pacchetto acquisito nel 2011 di Motorola Mobility, Google avrebbe ottenuto notevoli vantaggi, come suggerito da una dettagliata analisi condotta dal New York Times, che mostra nero su bianco i motivi di questa scelta che, a dire il vero, oltre a stupire per la velocità e l’improvvisazione, è stata anche mal accolta da molti, temendo l’addio da parte di Google alla realizzazione di propri hardware, un’ipotesi non positiva dopo anche le voci di un’addio della gamma Nexus nel 2015.

Partendo dai costi effettivi, Motorola, dati alla mano, costata ufficialmente 12,5 miliardi di dollari, sarebbe pesata soltanto per un reale 6,1 miliardi di dollari, ciò sottraendo i capitali interni al momento dell’acquisizione, circa 3 miliardi, i crediti fiscali ottenuti dal salvataggio della compagnia, ovvero 1 miliardi tondo, ed i guadagni diretti dalla cessione degli assets del mercato set-top box, parliamo di 2,4 miliardi. In questo contesto con la cifra versata da Lenovo, tecnicamente, Google avrebbe perso effettivamente soltanto 3.2 miliardi di dollari.

La minusvalenza, sicuramente inferiore rispetto quanto considerato nel momento della diffusione della notizia, sarebbe in realtà ampiamente marginata dai vantaggi, Google ha infatti ceduto a Lenovo i residui di Motorola Mobility, scorporando gli elementi più interessanti e di valore come la divisione Advanced Technology and Projects, oltre a mantenere il controllo dell’intero pacchetto brevetti dell’azienda, il vero motivo dell’acquisizione nel 2011, con un valore complessivo stimato sul mercato di circa 5 miliardi di dollari.

In questo pacchetto di brevetti Motorola, Google disporrà dell’esclusiva sul Project Ara e della tecnologia per lo smartphone arrotolabile, tra le tante cose, mentre altri vantaggi deriveranno nel corso del tempo dalle royalties su alcuni brevetti concessi a Lenovo, dimostrando come l’operazione condotto da Larry Page, possa rappresentare un’esempio di ottima gestione ed intelligenza sul mercato, ovviamente soltanto i fatti ci diranno chi dei due, tra Lenovo e Google, avrà avuto ragione dello scorporamento di Motorola.