L’arrivo di Android L, forse ben più che la presentazione dei Nexus 6 e Nexus 9, è ad oggi il tema più caldo in un periodo che sta svelando già i primi freddi, una fase di disgelo favorito da Google che molti produttori vorrebbero seguire attingendo ai grandi vantaggi favoriti dalla novità dell’ultima release visionata in anteprima al Google I/O 2014.
E’ chiaro, specialmente visti gli attuali giochi di potere nel settore, come l’aggiornamento con novità così importanti possa alterare gli equilibri e Samsung, dopo il periodo in perdita, è uno dei brand più accreditati per una ripresa favorita da una maggiore attenzione con l’update ad Android L di molti suoi dispositivi. Il colosso coreano ha infatti intenzione di giocare d’anticipo, il video di sviluppo della Preview per Galaxy S5 con un lavoro avviato da diversi mesi ne è una dimostrazione, e per tale motivo l’elenco dei modelli da aggiornare, preventivato qualche mese fa, non è più così scontato come un tempo.
Ad oggi appare chiaro come tra i dispositivi certi, senza ombra di dubbio, di ricevere l’aggiornamento ad Android L spicchino i recenti Galaxy Note 4 e Galaxy Note Edge, seguiti da Galaxy Alpha, Galaxy S5, il Galaxy Note 3 inclusa la variante Neo, senza tralasciare il segmento tablet con i Galaxy Tab S ed i Tab Pro, inclusi ovviamente i Note Tablet. Oltre i modelli noti, l’interesse di tutti i possessori di devices Samsung riguarda ovviamente i dispositivi non più moderni, ma con hardware all’altezza delle esigenze di Android L, sui quali si nutrono molti dubbi visti anche i recenti comportamenti non del tutto logici manifestati dal brand coreano, il caso chiave è infatti quello del Galaxy S3 internazionale unico ad esser stato abbandonato persino in favore del Galaxy S3 Neo, differente di appena 500 MB di memoria RAM.
Tra i dispositivi che, a sorpresa, potrebbero rientrare nel programma updates al fine di migliorare l’immagine dell’azienda spiccano il Galaxy S5 Mini, il Galaxy K Zoom, l’intera serie dei tablet Galaxy Tab 4 e, con percentuali basse ma comunque esistenti, i Galaxy S4, Galaxy S4 Mini, Galaxy S4 Active e Galaxy S4 Zoom.
Diverso il discorso per la serie di modelli per i quali è oramai certa l’assenza di Android L, salvo ricorso a custom ROM attinte dalla community di modding, dove spiccano tutti i dispositivi di fascia bassa con la serie Ace, la Grand, i Duos, la gamma Star, Core, Style e ed ovviamente tutti i devices della gamma S al di sotto del Galaxy S4.