Da quando è stato introdotto il sensore d’impronte sotto al display, sembra che i produttori si siano dimenticati di tutte le altre opzioni. In realtà, tanti utenti Android apprezzano i sensori posizionati sul lato del display e li vorrebbero rivedere nei prossimi modelli.
Sensore d’impronte sul lato: pro e contro
Il sensore d’impronte laterale unisce le funzioni di scanner e di tasto di accensione. Vale a dire che appoggiando interamente il dito viene scansionata l’impronta digitale, una pressione rapida sveglia e spegne lo schermo (mostrando la schermata di blocco) e una pressione prolungata attiva il menù di spegnimento. Pochissimi produttori hanno mantenuto questo sistema, nonostante apporti diversi vantaggi e richieda pochi compromessi.
Pro: non interferisce con il design del dispositivo
Lo scanner si unisce al tasto di accensione/spegnimento ed è in linea con gli altri tasti fisici, quindi non richiede uno spazio dedicato. Negli smartphone attuali tutti gli altri sensori sono, in un modo o nell’altro, ingombranti: richiedono un bezel (la cornice inferiore dello schermo) più ampio oppure occupano parte della back cover.
Pro: è veloce quanto gli altri sensori, se non di più
Il sensore d’impronte laterale è veloce tanto quanto quelli anteriori o posteriori. Supera invece quelli in-display, che richiedono più tempo per sbloccare il dispositivo. Inoltre, la posizione “a portata di pollice” (ma anche di indice) lo rende velocemente raggiungibile in ogni situazione; e questo ci porta al vantaggio successivo.
Pro: è naturalmente comodo
Tenendo in mano qualsiasi telefono, il pollice va naturalmente a posizionarsi sul lato destro. Non a caso è qui che si trova il tasto di accensione/spegnimento: assimilarlo al sensore d’impronte significa scegliere il posizionamento ottimale.
Pro: non è mai ostruito
Lo smartphone viene solitamente appoggiato sulla back cover, con il display rivolto verso l’alto. C’è chi però preferisce non vedere le notifiche, magari in orario di lavoro, e lo appoggia con il display verso il basso. Entrambi i casi non costituiscono un problema: il lato è sempre esposto e il sensore d’impronte perfettamente raggiungibile.
Contro: la sicurezza è oggetto di discussione
Il sensore d’impronte laterale deve essere più stretto degli altri, per potersi incastrare nella scocca. Questo compromesso può portare a un’alta percentuale di falsi positivi, dato che la porzione di impronta che viene scannerizzata è inferiore. Secondo i ricercatori dell’Università di New York e del Michigan, esiste anche il timore che possa essere trovata una “impronta globale” in grado di sbloccare fino al 65% dei dispositivi in condizioni ottimali.
Contro: le cover possono essere un problema
Un altro problema riguarda le cover, che potrebbero ostacolare il sensore. È quello che è successo con Sony in passato: gli utenti avevano difficoltà a sbloccare il telefono con una cover installata. L’unica soluzione era quella di acquistare cover di alta qualità (e più costose), che garantissero un’apertura sufficiente per il tasto.
Quali smartphone hanno il sensore d’impronte laterale?
In conclusione, il lato destro rimane un’ottima scelta per il collocamento del sensore d’impronte. Ma esistono smartphone di recente produzione con il sensore d’impronte laterale? Non sono molti, ma eccoli:
- Xiaomi Mi 10I;
- Realme X3 Zoom;
- Samsung Galaxy M31s;
- Poco X3;
- Poco M2 Pro;
- Realme 7;
- Realme 6 and Realme 6 Pro;
- Redmi Note 9 Pro and Redmi Note 9 Pro Max;
- Samsung Galaxy S10e;
- Huawei Y9s.