Che sia in vista di una prossima riparazione o come misura puramente precauzionale, effettuare un backup Android è sempre una buona pratica. In caso di danni, il contenuto non andrà perso e, anzi, sarà possibile ritrovarlo con facilità. Vediamo come fare.
Cos’è un backup Android
Un backup consiste copiare in uno spazio sicuro di tutto ciò che è salvato nella memoria del proprio dispositivo. Nella maggior parte dei casi, il backup va salvato su un supporto esterno al dispositivo stesso in modo che, se questo diventasse inutilizzabile, avremmo ancora accesso ai dati. I supporti su cui è possibile memorizzare un backup sono:
- hard disk esterni,
- pendrive,
- NAS di rete,
- sistemi cloud come Dropbox o Google Drive.
Cosa include il backup di Google
In realtà, il backup è ormai pressoché automatico: ci pensa Google a ricordarsi di salvare i vostri ricordi in uno spazio cloud e a ripristinarli quando necessario. I dati che vengono caricati sul cloud sono:
- file multimediali, con Google Foto per foto e video, e Google Play Music per i brani musicali),
- applicazioni installate dal Google Play Store,
- SMS (fino a 25 MB totali),
- contatti, e-mail e calendario.
Nonostante ciò, è importante sapere come funziona questo processo e dove vengono salvati i file.
Come fare un backup Android manuale
Se avete bisogno di salvare il contenuto del vostro smartphone sul momento, magari in vista di una riparazione improvvisata o prima di provare qualche funzione particolare, è possibile avviare un backup manuale. La procedura più diretta consiste nell’andare in Impostazioni > Info sistema > Backup e Ripristino, oppure Impostazioni > Google > Backup (i percorsi potrebbero variare da modello a modello, ma basta scorrere tra le varie voci). In alternativa, ci sono altre due opzioni.
Tramite applicazione
Se si vuole effettuare un backup Android manuale, il metodo più semplice consiste nell’installare una delle tante applicazioni apposite. Alcune richiedono i permessi di root abilitati, un’operazione che “abbassa le difese” del dispositivo e permette all’utente di modificare impostazioni che normalmente non sarebbero accessibili. Questa operazione invalida la garanzia e può essere rischiosa in alcuni casi. Per questo, vi indichiamo un’applicazione che non necessita di questo passaggio.
Helium App Sync
Dopo aver dato i permessi richiesti all’app (che logicamente sono tanti), è possibile salvare i propri dati in una scheda SD, in un computer o in cloud con la versione Premium. Il funzionamento dell’applicazione varia da dispositivo a dispositivo, quindi è bene controllare la compatibilità con il proprio modello di smartphone.
Con cavo USB
Una soluzione “old school” è quella di collegare lo smartphone al computer tramite cavo USB [questo set in corda intrecciata costa solo €6,99]. Questo metodo, però, salva solo i file multimediali come immagini, video e musica. Il procedimento è molto semplice: basta attivare la funzione di debug USB nel menù Impostazioni dello smartphone e successivamente collegarlo al computer tramite il cavo. Così facendo, si potrà accedere alla memoria del telefono direttamente dal computer e copia-incollare i dati da salvare dove si preferisce.
Ripristinare un backup
Per ripristinare i dati da un backup Android, basta accedere al proprio account Google e il processo inizierà automaticamente. Verranno scaricati tutti i dati salvati, purché il dispositivo che deve ricevere il ripristino monti una versione Android uguale o successiva a quella da cui è stato eseguito il backup.