Samsung Bixby: introduzione all’assistente digitale che sfida Alexa e Google Assistant

Il lancio della nuova gamma Galaxy S da parte di Samsung ha non solo decretato e svelato la direzione intrapresa su hardware e form factor da parte del colosso asiatico quanto anche quella relativa la gestione dei servizi che vedrà in Bixby un vero e proprio cavallo di battaglia.

L’assistente digitale del nuovo Samsung Galaxy S8 e Galaxy S8 Plus si propone al pubblico, infatti, come qualcosa di più di un semplice supporto organizzativo lanciando la sfida a nomi già affermati come Alexa, Siri e Google Assistant.

Come gli altri ma con una marcia in più, Samsung Bixby ripropone l’idea con una struttura maggiormente complessa ed inter-connessa

Le funzionalità offerte dagli attuali assistenti digitali, peraltro dotati di modalità di ricerca e richiamo vocale, sono generalmente similari e le idee messe in campo da Samsung non differiscono per originalità in senso assoluto quanto più nel risultato generale.

Il vero punto di forza di Bixby risiede nell’interazione diretta con le app integrate su Galaxy S8 e Galaxy S8 Plus fornendo un controllo maggiore all’interno di un sistema totalmente proprietario tra software ed hardware, quasi similmente al rapporto tra Apple e Siri, all’interno di un mondo però complesso e ricco di servizi quale quello Android, similmente a quanto visibile con Google e Google Assistant.

La similarità con alcuni dei principali servizi attualmente esistenti, eppur unificati in un unico meccanismo, sono infatti i punti d’innovazione proposti da Samsung come visibile nelle funzionalità primarie alla base del come funziona Bixby.

Accesso: non solo ricerca vocale ed hotwords, arriva il tasto fisico dedicato

Il primo fattore di novità rispetto l’attuale generazione di assistenti digitali è rappresentato dal tasto fisico appositamente dedicato su Galaxy S8 e Galaxy S8 Plus, una scelta non casuale pur potendo effettuare uno swype laterale per accedere alle sue schede.

Samsung Bixby punta alla semplificazione, più che allo stupore, minimizzando il tempo di risposta rispetto le necessità dell’utente che può così godere di diverse modalità di navigazione, una in particolare sempre celere a prescindere dall’attività in corso.

Schede e personalizzazione informazioni: l’anima di Google Now

L’interfaccia richiama molto il meccanismo strutturale del prodotto per eccellenza di Google, ovvero Google Now, offrendo un layout basato su schede personalizzabili in base alle preferenze oltre che le informazioni ottenute dalle interazioni con le app in uso.

Nulla di sorprendente su tale punto, se non fosse proprio per la maggior integrazione coi servizi Samsung pre-installati che – pur in assenza di un eco-sistema ancora paritario a quello del colosso di Mountain View – inizia a mostrare i primi segni di un evoluzione che darà i propri frutti migliori nei prossimi mesi, col progressivo sviluppo integrativo.

Controllo sulle app di terze parti: l’anima di Alexa

La maggiore integrazione risulta visibile in molti servizi, come nel caso della fotocamera che rappresenta un vero esempio d’eccellenza in un settore decisamente non nuovo a tali meccanismi offrendo la possibilità di effettuare traduzioni istantanee ed identificare oggetti.

Uno dei punti di forza di Bixby risulta infatti il controllo della fotocamera Galaxy S8 e Galaxy S8 Plus riconoscendo un ampio numero di elementi con Bixby Vision, features disponibile per offrire informazioni su di questi ultimi e persino la possibilità di eseguirne l’acquisto online ripercorrendo proprio gli elementi primari di Alexail vocal assistant targato Amazon – differenziandosi dai primari Siri e Google Now.

Non solo più hardware, Bixby conferma la nuova linea di sviluppo da parte di Samsung

I recenti fallimenti, per non parlare dell’oramai crisi finanziaria di appena un paio d’anni fa, maturati da Samsung hanno permesso al colosso coreano di comprendere quanto una politica di vendita basata sul hardware non risulta funzionale.

In un mercato nel quale il livello qualitativo-costruttivo risulta sempre più bilanciato la differenza viene svolta dalla capacità di semplificare l’accesso ai servizi all’interno di un ampio portfolio così come Bixby si propone di fare sebbene il lavoro da svolto, al fine di poter offrire un eco-sistema simile a quello di Google ed Apple, sia ancora lungo.