Con le anticipazioni rispetto la possibile scheda tecnica del futuro Samsung Galaxy S6, tralasciando per un attimo l’interesse primario generato del nuovo form factor e dai materiali come vetro e metallo capaci di suscitare enormi aspettative, uno dei quesiti maggiori sviluppatisi attorno al profilo tecnico del device riguardava il processore, con il dualismo tra Qualcomm ed Exynos.
A spuntarla, secondo quanto riferito dai colleghi di Bloomberg, sarebbe stato il secondo per motivi non solo di preferenza economica, essendo un SoC proprietario Samsung sul quale l’azienda punta per una futura indipendenza, quanto soprattutto funzionali e proprio questi ultimi hanno dato vita a forti speculazioni rispetto le prestazioni, oltre che la sicurezza di tenuta, che il Samsung Galaxy S6 saprà offrire agli utenti. Le ipotesi, trapelate dall’azienda coreana, si addenserebbero su problemi tecnici di dissipazione del calore nell’utilizzo dell’architettura hardware del SoC, intendendo non solo il processore ma l’insieme delle componenti, evocando i ben noti problemi trapelati ad inizio anno da parte di Qualcomm per il suo Snapdragon 810 tanto da temere un lancio posticipato dell’intera line up Android 2015 viste le dipendenze verso quest ultimo da parte di LG, HTC e la stessa Samsung.
Purtroppo, a smentire subito tale ipotesi e contribuendo a lanciare dubbi sulla tenuta del dispositivo, contribuirebbero proprio i recenti LG G Flex 2 e Xiaomi Mi Note e Note Pro equipaggiati proprio col nuovo processore dell’azienda statunitense senza rischi, ciò grazie al duro lavoro di Qualcomm per la risoluzione ingegneristica del problema. La verità, a questo punto, risiederebbe nel mezzo con l’esistenza di problemi di dissipazione di calore da parte del processore ma soltanto con la speciale architettura del SoC realizzata dal colosso coreano per il Samsung Galaxy S6 che ovviamente suscita ugualmente perplessità rispetto la reale capacità del processore Exynos di superare tali difficoltà in modo brillante e superiore rispetto il competitor statunitense.
Tali indiscrezioni giungono, tra l’altro, come conferma rispetto le anticipazioni trasversali inerenti l’LG G4 che invece punterà fortemente sul Qualcomm Snapdragon 810 e ciò grazie alla strada spianata da Samsung che con l’abbandono dell’azienda statunitense per la fornitura garantirà maggiori unità per gli interessi di LG.