Samsung Mobile: al via il piano di salvataggio tra licenziamenti e migrazioni

Il crollo finanziario degli ultimi anni in casa Samsung, in particolare per la divisione Mobile, rappresenta un campanello d’allarme ignorato per troppo tempo ed oramai giunto all’inesorabile momento del confronto. L’azienda, dopo svariati tentativi di ripresa, ha dovuto avviare il piano di salvataggio attuato preventivamente allo scopo di evitare che il calo finanziario possa trasformarsi in un ulteriore abisso.

Dopo aver riacquisito parte delle proprie azioni, attraverso una modalità di buyback volta ad annullare il capitale fluttuante sul mercato in base alle quotazioni, il colosso coreano ha avviato il modellamento dell’intero reparto recapitando a diversi azionisti minori delle lettere di licenziamento o fine rapporto. Samsung Mobile sta attuando, sebbene se ne parli in modo frammentario, un restyling complessivo in termini sia industriali che produttivi ed in quest ultimo caso oltre alla revisione della gamma Galaxy S e del portfolio generico, che nel tempo ha sfornato un eccessiva frammentazione di prodotti invenduti sul mercato, si stanno riducendo i servizi inutilizzati sul lato software aggiornando l’interfaccia TouchWiz.

Inutile sottolineare come, sebbene tale movimento sia stato indotto esclusivamente da esigenze di mercato, il rinnovamento di Samsung rappresenti un fattore apprezzabile sia per i futuri prodotti dell’azienda, dalla quale è atteso un notevole miglioramento, sia per la competizione del segmento di mercato stimolando anche i marchi emergenti a non dare nulla per scontato.