Samsung Galaxy S5: blocco regionale confermato e “potenziato”

Con l’avvio della fase di commercializzazione del nuovo Samsung Galaxy S5, concludendo la fase di pre-ordine avviata poco dopo la presentazione al Mobile World Congress, oltre a consentire a molti di poter testare il dispositivo laddove non l’avessero fatto prima, in realtà sono emerse ulteriori novità riguardo le politiche di Samsung in merito alla distribuzione ed all’utilizzo del device, tornando a far parlare di sé col famoso blocco regionale per le SIM.

In molti ricorderanno come questa scelta, potremmo aggiungere spiacevole, è stata introdotta al lancio del Samsung Galaxy Note 3 dopo l’evento IFA di Berlino 2013, bloccando l’utilizzo del dispositivo a fronte del tipo di SIM utilizzata, che doveva essere conforme al paese di origine e vendita del phablet, il tutto seguendo le medesime scelte di marketing di Apple sebbene, in quel caso, il vincolo territoriale fosse posto anche per questioni contrattuale, essendo gli iPhone venduti prettamente in abbonamento.

Il caso del blocco regionale, dopo le polemiche, si è riproposto anche sul nuovo Samsung Galaxy S5 stavolta con un meccanismo nuovo e lievemente potenziato per il quale, prima di attivare il dispositivo, bisognerà necessariamente sfruttare non soltanto una SIM regionale coincidente, ma anche accumulare ben 5 minuti di chiamata con quest’ultima per validarne l’utilizzo, idea proposta per evitare l’acquisto fortuito di una SIM soltanto a scopo di sblocco del terminale. Non a caso sulla confezione d’acquisto del Samsung Galaxy S5 vige chiaramente l’avvertimento:

Modello europeo: Questo prodotto dev’essere attivato con una scheda SIM di un operatore Europeo. (come definito dall’EU/EEA, la Svizzera ed i seguenti stati non fanno parte dell’EEA: Albania, Andorra, Bosnia ed Erzegovina, Former Yugoslav Republic of Macedonia (F.Y.R.O.M), Monaco, Montenegro, San Marino, Serbia and Vatican City.) Per utilizzare [Galaxy S5] con una scheda SIM di un altro operatore, è necessario effettuare cinque minuti di chiamate cumulativamente con una scheda SIM di un operatore europeo“.