L’editoriale che state per leggere non riguarda un aspetto o una funzionalità che offre Android. Non riguarda uno spunto sul marketing che caratterizza il robottino verde. E non riguarda nemmeno una particolare applicazione o un divertente videogioco per piattaforma made in Google. L’editoriale che state per leggere riguarda una sfera più ampia, che comprende, oltre ad una miriade di argomenti impossibili da elencare, anche tutto quello che ho appena citato sopra. L’editoriale che state per leggere riguarda l’informatica, più precisamente il padre dell’informatica: 100 anni fa nasceva Alan Turing.
Correva il 23 Giugno 1912 quando a Londra nacque un personaggio che avrebbe posto le basi dell’informatica e dell’intelligenza artificiale. Alan Turing è sicuramente uno dei personaggi più importanti di questo secolo, che favorì lo sviluppo delle scienze informatiche che sono alla base delle conoscenze di oggi.
Ma chi era Alan Turing?
Come ogni genio che si rispetti, cominciò a dedicarsi a studi classici, riuscendo a prendere il diploma a fatica, mentre preferiva spendere il tempo libero studiando materie scientifiche come la matematica, la chimica, la fisica e l’astronomia. Nel 1933 cominciò a frequentare l’Università di Cambridge dove potè finalmente dedicarsi agli studi che più amava, laureandosi con il massimo dei voti. Durante gli anni della sua laurea scrisse “On computable Number, with an application to the *Entscheidungsproblem“, dove cominciò a porre le basi della sua Macchina di Turing, ovvero uno degli strumenti informatici astratti più utilizzato nello studio degli *algoritmi e della calcolabilità, aspetti chiave dell’informatica.
La Macchina di Turing: una macchina immaginaria…
La Macchina di Turing è sicuramente uno degli aspetti più importanti dell’informatica passata, moderna e futura. Teoricamente, la MdT sarebbe una macchina che prende in input i dati contenuti su un nastro di lunghezza infinita, secondo un insieme prefissato di regole ben definite, ed eventualmente scrive nuovi dati sul suo nastro. Semplicemente è una macchina che esegue algoritmi ed è dotata di un nastro infinito sul quale legge e scrive simboli. E’ largamente sfruttata per calcolare limiti di calcolo meccanico e nella teoria degli algoritmi. Il funzionamento è relativamente semplice: la macchina ha a disposizione uno insieme di stati, uno stato iniziale ed uno stato finale, un alfabeto finito che comprende anche la casella vuota ed una funzione di transizione. Grazie a questi elementi la macchina riesce a decidere il suo prossimo stato, scrivere un determinato simbolo in una cella e capire se spostare la testina di lettura/scrittura a destra o sinistra. In poche parole, la Macchina di Turing è il primo modello matematico di macchina logica programmabile attraverso un algoritmo, la quale spalanco un portone agli studi dell’informatica dell’epoca e moderna.
Una fine che lasciò il segno.
La morte di Alan Turing porta con se una leggenda informatica tra le più curiose della storia. Dato che all’epoca l’omosessualità era considerato un reato, Turing, dichiarando il suo orientamento sessuale, subì numerose condanne e maltrattamenti che lo portarono ben presto al suicidio. La leggenda narra che il genio si tolse la vita morsicando una mela avvelenata da lui stesso poco prima, ispirandosi alla fiaba di Biancaneve, e questo fatto secondo molti ha a che fare con il logo di Apple, la famosa melina morsicata. Nessuno ha mai confermato o smentito tale voce…sarà davvero cosi?
Per concludere questo omaggio ad Alan Turing non ci resta che dirgli “GRAZIE!” per tutto ciò che ha dato all’informatica, ricordando che senza di lui e le sue idee da vero genio, magari io non starei nemmeno scrivendo al computer questo editoriale e voi non lo stareste leggendo dal vostro pc, tablet o smartphone Android. Scusandomi per aver tralasciato altri aspetti importanti su questo magnifico personaggio, vi allego qualche link per approfondire la tematica.
Wikipedia – Macchina di Turing
Glossario:
*Entscheidungsproblem: è uno dei problemi matematici fondamentali. Si vuole dimostrare se esiste un algoritmo o procedura in grado di stabilire, per ogni formula di un linguaggio formale, se si tratta oppure no di un teorema, ovvero se è deducibile dagli assiomi. Per approfondire ecco la pagina Wikipedia dedicata.
*Algoritmo: insieme finito di passi elementari dediti alla risoluzione di uno o più problemi. In campo informatico, tra gli algoritmi più importanti troviamo sicuramente quelli di ordinamento.